Chiaravalle: il PSI attacca l'amministrazione su Conerobus, Fintecna e Sic1

Il PSI di Chiaravalle critica il sindaco sulla questione della partecipazione all’amministrazione di Conerobus.

“Ma perché - chiede il segretario del PSI, Marco Bruschi - il sindaco di Chiaravalle vorrebbe, giustamente, riacquistare le quote di Conerobus dopo averle vendute non più di tre mesi fa? Perché questo repentino dietrofront? La scelta di vendere fatta troppo precipitosamente è oggetto di ripensamento da parte del primo cittadino di Chiaravalle, forse perché sollecitato dal sindaco di Ancona? Forse perché Costantini si riscopre improvvisamente sindaco di un'amministrazione di sinistra? Certo è che la partecipata produce perdite per i soci, ma che conseguenze potrebbero esserci sulle tratte interessate dal comune? Sarebbe stato necessario un confronto politico più ampio e articolato con le forze politiche locali prima di prendere una decisione che ai fatti poi si è rilevata affrettata; ora i socialisti di Chiaravalle, che credono nel consorzio dei trasporti ma con una gestione sicuramente più oculata, ed i cittadini chiaravallesi vorrebbero sapere se ci potrebbero essere delle conseguenze in primis sul servizio pubblico di collegamento, se il probabile o improbabile riacquisto delle quote potrebbe produrre un danno alle casse comunali”.

Il PSI di Chiaravalle polemizza col sindaco accusandolo di “scelte affrettate da un lato e stasi completa dall'altro, ad esempio, l'annosa questione dell'area Fintecna: l'area al centro di Chiaravalle versa in condizioni pessime e la proprietà inizia a far valere i suoi diritti sulle non scelte dell'amministrazione; poi la Sic1 di cui non si hanno più notizie da tempo, l'affidamento del servizio mensa, dove sembra da apposita determina che si vogliano riprendere quanto prima i lavori di ampliamento e adeguamento degli attuali locali della cucina centralizzata, scelta audace che aveva creato non pochi problemi”.