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Una straordinaria domenica con Bicincittà e '100 strade per giocare'. Coltorti: 'Giardini tornati a vivere'

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di Cristina Carnevali
redazione@viverejesi.it


Una grande partecipazione all’evento di domenica scorsa che ha coinvolto tanti ciclisti alla partenza dai giardini pubblici per l’iniziativa Bicincittà. Ma una notevole risposta l’hanno data i cittadini, le tante famiglie che hanno partecipato a “100 strade per giocare”, la festa voluta dall'Amministrazione comunale insieme a Legambiente, Unicef, Garante regionale per l'infanzia e la collaborazione della Uisp.

In centinaia hanno invaso entrambi i giardini ed il viale Cavallotti, chiuso al traffico per l’occasione dall'incrocio con viale Verdi fino a via Montecarotto, al fine di creare una grande area pedonale ad unire i due parchi. Numerose le attività ludiche allestite negli stand dislocati nell’antistadio, con apertura di un punto di ristoro nel chiosco all’interno dello stadio Carotti. Il lancio al barattolo, la corsa sui sacchi, la pesca al tappo nella fontana, il battesimo della sella dei pony. Salendo le scale che portano in viale Cavallotti, i giochi in scatola, il salto della fune, esercizi sul nastro e tanto altro all’interno dei giardini pubblici, freschi di restyling e potature.

Una zona che in passato era il punto nevralgico cittadino è tornata a vivere, grazie ai lavori che l'hanno resa fruibile e ne hanno migliorato l’aspetto. I lavori, ancora in corso, si concluderanno nella parte del lato monumento con il rifacimento del marciapiede di via Grecia dove sarà inclusa anche una nuova pista ciclabile.

L’assessore allo sport Ugo Coltorti ha partecipato all’iniziativa ed esprime così la propria soddisfazione: “Sono contento di aver visto così tante persone, il nostro scopo era risvegliare un luogo che è stato da sempre e per tanti anni il punto di raccolta per gli jesini. Era come rivedere Camomilla, rivivere tutti i giochi che si facevano una volta, resi possibili grazie ai volontari della Uisp e a Legambiente, come anche a tutti quelli che si sono messi a disposizione per la città”.

Una festa così riuscita che nell’aria gira voce di una raccolta firme per attivare con regolarità questo tipo di iniziative. Che ne pensa Coltorti? “Come sempre le cose non nascono per caso, abbiamo pensato che chiudendo quel tratto sarebbe stato possibile passeggiare tra i giardini antichi e quelli più nuovi, con famiglie e bambini a giocare in tutta tranquillità. Il risultato ci ha dato ragione e probabilmente lo ripeteremo. Ma il messaggio che spero sia arrivato ai cittadini è che per rendere vivo il parco, basta viverlo. Bastano le persone e la voglia di stare insieme, riscoprendo dei giochi che facevamo noi da bambini senza l’aiuto degli adulti, speriamo sia l’inizio di una nuova vita dei giardini. Bastano una corda, un elastico, una palla e poco altro. Jesi è una bella città, dobbiamo solo rendercene conto”.





Questo è un articolo pubblicato il 20-05-2014 alle 10:42 sul giornale del 21 maggio 2014 - 2467 letture