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Cade davanti alla stazione: il bar non ha il ghiaccio perché non se lo può permettere

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stazione ascoli piceno

Una storia che più che per la sua gravità colpisce per la sua attualità. Uno specchio dei tempi di crisi che il Piceno e l'Italia stanno vivendo in questi anni.

E' successo nella mattinata di mercoledì 26 marzo, di fronte alla stazione di Ascoli Piceno. Un uomo, un operaio che stava lavorando su un'impalcatura proprio davanti all'entrata, è caduto da una scala, poggiando male la caviglia.

Alle persone accorse a prestare soccorso al malcapitato è stato subito chiaro che l'uomo molto probabilmente si era fratturato qualche osso del piede, vista la sua impossibilità a stare in piedi. Subito sono stati chiamati i soccorsi e l'operaio è rimasto a terra attendendo di essere trasportato in ospedale. Durante l'attesa, alcuni dei presenti sono entrati nel bar e nel ristorante della stazione cercando del ghiaccio da apporre sulla caviglia dolorante dell'uomo.

La risposta che si sono sentiti dare, raccontano alcuni testimoni, è stata ai limiti dell'incredibile. Il ghiaccio non c'è. Perché la macchina del ghiaccio consuma troppo e da mesi, sono stati necessari dei tagli drastici, che prevedono di tenere spenti i macchinari troppo costosi. L'operaio, fortunatamente, non ha riportato gravi lesioni e del ghiaccio poteva anche farne a meno.

La cosa che lascia di stucco è che alcune attività, come bar e ristoranti, siano costretti di questi tempi a rinunciare a servizi imprescindibili per attività di questo genere, per poter rientrare delle spese e tirare avanti ancora un altro mese.

La situazione del bar della stazione non è isolata ed è un emblema delle condizioni disperate in cui versano moltissime attività del Piceno.



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Questo è un articolo pubblicato il 26-03-2014 alle 14:52 sul giornale del 27 marzo 2014 - 2364 letture