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Paradisi: 'Gli ex Pdl dicano, rinunciate a Mangialardi?'

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da Roberto Paradisi
Coordinamento Civico
librobianco-senigallia.blogspot.it

 


Roberto Paradisi

A distanza di oltre dieci giorni dal mio invito agli ex consiglieri di Forza Italia di chiarire cosa vorranno fare da grandi, regna il silenzio più assoluto. Anzi peggio. Ai consigliere Cicconi Massi e Cameruccio (dopo le uscite del giovane consigliere Rimini che aveva dichiarato di guardare a 360 gradi, e quindi anche verso l’attuale maggioranza) avevo chiesto una parola di chiarezza.

Devono dire – e lo devono fare subito per rispetto degli elettori, dei patti elettorali con il resto dell’opposizione – se sono o meno disposti ad un’alleanza innaturale con Maurizio Mangialardi e con la sinistra del mattone e della mancanza di trasparenza che ha governata Senigallia negli ultimi lustri. La formula trasversale del superamento degli steccati (destra/sinistra) non l’ha inventata Cicconi Massi. La inventò la “Lista Massacesi” e fu ribadita dalle esperienze di “Liberi per Senigallia” (con Savini) e “Coordinamento Civico” (con Marcantoni). Il problema non è superare le ideologie (la forza politica più credibile in Consiglio Comunale, oltre al Coordinamento Civico, è quella di sinistra di “Partecipazione”).

Il problema è allearsi o no con la sinistra affarista che mal governa la città da anni. Gli ex consiglieri di Forza Italia, che ormai da tempo votano insieme alla maggioranza gli atti più importanti di questo Comune, confermano o rinnegano le critiche durissime rivolte in passato a questa maggioranza? Rinnegano o confermano le posizioni sugli scandali ex Gil, Ponte portone, sulle parcelle d’oro ai consulenti legali amici dell’Amministrazione, sulle speculazioni edilizie che hanno piagato la città, sul progetto folle dell’ex Italcementi, sul piano Cervellati, sul cambio di destinazione d’uso dell’ex liceo Scientifico edificato poi da una società controllata dal marito dell’ex sindaco del Pd, su Villa Bucci, sul boicottaggio del piano casa da parte di Ceresoni etc. etc..

Delle due l’una: o i consiglieri Cicconi Massi e Cameruccio (di Rimini si ricorda solo la difesa della salsicciata di S.Angelo garantita dai soldi comunali) dichiarano apertamente che non sono disposti né oggi né mai ad allearsi con la sinistra clientelare e affarista e che Mangialardi resterà sempre un avversario politico, oppure il loro progetto diventerà chiaro come l’acqua (di palude). Ci dicano se vale più una poltrona o il rigore etico. Insomma rinunciate voi a Mangialardi? Io rinuncio. Voi siate chiari con la città.



Roberto Paradisi

Questo è un articolo pubblicato il 25-03-2014 alle 11:59 sul giornale del 26 marzo 2014 - 2174 letture