Al Vinitaly il famigerato kit per fare il verdicchio. Mazzoni, 'Dobbiamo guardare il mostro negli occhi'
Primo piano lunedì 7 aprile a Vinitaly su vino, italian sounding e falsi con “in vino mendacium” e il wine kit del Verdicchio, il vino bianco più premiato d’Italia, nello stand delle Marche (ore 11,00 Pad 7, C 6/7/8/9).
Con l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (IMT) e l’Università Politecnica delle Marche si sveleranno pericoli, segreti e bugie dei wine kit - sciroppi e ‘polverine’ che “riproducono” in 4 settimane i grandi vini del mondo a circa 1 euro a bottiglia - in una degustazione comparata tra vero e falso Verdicchio “dei Castelli Canadesi”, completa di analisi del prodotto.
Un fenomeno, quello dell’italian sounding e delle contraffazioni, che sottrae all’agroalimentare italiano 60 miliardi di euro l’anno, con almeno 20 milioni di bottiglie di pseudo vino realizzate attraverso le ‘polverine’ provenienti soprattutto da Usa, Canada e Gran Bretagna. E che per il Verdicchio minaccia un export di oltre 8 milioni di bottiglie, circa la metà della sua produzione.
“Tutti parlano dei famigerati kit per fare i vini italiani famosi nel mondo – ha detto il direttore dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, Alberto Mazzoni – ma nessuno si è mai preso la briga di ‘guardare il mostro negli occhi’. Con questa iniziativa denunciamo una mistificazione che, di giorno in giorno, ci toglie sempre più spazi di mercato e oltretutto presenta un prodotto che nulla ha a che vedere con il Verdicchio, un vino inimitabile, frutto di tecniche specifiche e indissolubilmente legato al territorio".
"Occorre perciò un grande lavoro di tutela – ha concluso Mazzoni - ma anche di sensibilizzazione del pubblico sul fronte della qualità e della certificazione”.
All’evento partecipano anche l’assessore all’Agricoltura della Regione Marche, Maura Malaspina e Neri Marcorè.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 31-03-2014 alle 15:58 sul giornale del 01 aprile 2014 - 1348 letture
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